Ti sei mai chiesto come realizzare una foto come questa? Sono sicuro che avrai visto centinaia di foto sul web simili, dove l’acqua ha un effetto setoso, e le nuvole sono mosse. Oppure immagini di paessaggi urbani in cui le auto non sono magari neppure visibili, ma lasciano delle fantastiche scie luminose.
Bene! Queste fotografie sono scattate con la tecnica della lunga esposizione. Sembra tutto molto complicato ma… ti farà piacere scoprire che non lo è per niente! Vediamo insieme di cosa hai bisogno e come funziona questa tecnica.
Partiamo dalla definizione: la lunga esposizione è una tecnica fotografica che consiste nel far sì che il sensore della fotocamera raccolga luce per un periodo di tempo più lungo. Bisogna in altre parole impostare un tempo di scatto oltre il secondo (in realtà ben più lungo di solito, dipende un po’ da cosa si sta fotografando e qual è l’idea di base dello scatto). In questo modo, mentre la tua macchina fotografica starà scattando, per ritornare agli esempi riportati all’inizio di questo articolo, le nuvole, le auto, l’acqua si muoveranno e produrranno un effetto visivo di notevole impatto.
Ti starai quindi chiedendo: di che ATTREZZATURA ho bisogno? La risposta a questa domanda è molto semplice in realtà.
- Una macchina fotografica che permetta di impostare la modalità di scatto in Manuale, dato che dovrai impostare la fotocamera in modo da avere un tempo di scatto lungo (una qualsiasi mirrorless moderna andrà bene);
- Un treppiede, che è imprescindibile, considerando che con tempi di scatto lunghi non è possibile scattare a mano libera.
- Un filtro ND (filtro a densità neutra), da avvitare sull’obiettivo. Il filtro riduce la luce che colpisce il sensore, è un po’ come mettere gli occhiali da sole alla fotocamera. Entrando meno luce, la fotocamera avrà bisogno di scattare per un tempo più lungo per raccogliere la luce necessaria per una corretta esposizione. Il filtro ND può anche non servire, se si scatta di sera, o se è già presente poca luce ambiente.
Non serve farsi un mutuo, con poche centinaia di euro potrai avere risultati come quello che ti riporto qui sotto. Questo scatto è stato fatto con una Fuji x-t1, macchina che oggi ha già parecchi anni sulle spalle (nel mercato dell’usato costa molto poco, non credo oltre i 300-350€), una lente grandangolare da circa 300€, e un filtro ND da 30€.
Passiamo a questo punto alla TECNICA, che con una moderna mirrorless, è davvero molto semplice.
- Avvita il filtro ND sulla lente. Puoi scegliere tra filtri con diversa intensità, in base al filtro che utilizzerai sceglierai i vari parametri di scatto.
- Monta la fotocamera sul treppiede e assicurati che sia assolutamente stabile (anche una folata di vento può rovinare una foto in questo caso).
- Imposta la macchina in manuale.
- Imposta il valore ISO più basso che puoi (di solito 100 iso), in modo da avere la foto più pulita possibile e poter utilizzare un tempo di scatto più lungo.
- Imposta un diaframma chiuso, tra f/8 e f/13, non andare oltre possibilmente, perchè chiudere troppo il diaframma può ridurre la qualità della foto, a causa del fenomeno della diffrazione.
- Scegli il tempo di scatto giusto. Le moderne mirrorless permettono di vedere un’anteprima dell’esposizione della foto, per cui non devi fare nessun calcolo particolare. Grazie al filtro ND, il diaframma chiuso e il valore ISO basso, potrai impostare un tempo di scatto lungo.
- Metti a fuoco e…
E adesso…puoi premere il pulsante di scatto? La risposta a questa domanda è: NO! C’è prima un ultimo accorgimento da prendere.
Imposta l’autoscatto sulla tua fotocamera, in questo modo la tua macchinetta inizierà a scattare alcuni secondi dopo che tu avrai premuto il pulsante di scatto, evitando quindi una vibrazione che potrebbe rovinare lo scatto.
Facile vero?
Questo è chiaramente il modo in cui faccio io, potresti voler fare alcune cose diversamente, ti ho spiegato solo le basi. Potresti approfondire altri argomenti, come per esempio la posa Bulb, o altro, ma intanto, già con questi pochi accorgimenti otterrai ottimi risultati.
Visto che è dall’inizio dell’articolo che vi parlo di scie luminose, vi lascio con un ultimo esempio!